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Illian Clous nel Distretto Popolare

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Sevith
view post Posted on 16/10/2013, 20:45     +1   -1




Parlato
Pensato

Ci sono molte cose che un uomo mascherato a vita può fare: può mantenere il suo anonimato,può nascondere le sue emozioni e può muoversi indisturbato nel cuore della notte. Purtroppo per Illian però ci sono altrettante cose che non può fare alla luce del giorno. Così, come al solito, si spostava attraverso i vicoli minori.
Normalmente quell'operazione lo riempiva di frustrazione e timore, soprattutto sotto la luce del sole. Anche un solo sguardo indiscreto delle guardie cittadine poteva significare guai certi.
Stavolta però lo stimolo era diverso dal solito. Non stava cercando qualcuno da assalire, bensì qualcuno ad aiutare. Una novità non indifferente considerando il suo crudele stile di vita passato. Si guardava intorno alla ricerca di qualcuno o qualcosa che attirasse la sua attenzione.
 
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angïe
view post Posted on 16/10/2013, 21:12     +1   -1




Nonostante fosse autunno inoltrato, quella giornata era particolarmente clemente. Il cielo era terso e, nonostante il sole non riscaldasse come nelle giornate estive, non faceva troppo freddo. Sebbene il clima fosse mite, le strade del Distretto Popolare erano pressoché deserte. Da quando l'epidemia di peste era scoppiata, la gente aveva timore di scendere in strada. I branchi di topi si moltiplicavano giorno dopo giorno, attaccando chiunque fosse così sfortunato da trovarsi troppo vicino.
Illian si trovava in un vicolo non molto lontano dal Distretto della Distilleria quando un grido di donna catturò la sua attenzione. Proveniva da qualche parte ad est e, a giudicare dalla forza con cui era sopraggiunto, la sorgente non doveva essere distante.
 
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Sevith
view post Posted on 16/10/2013, 21:38     +1   -1




Al suono del grido di allarmò istintivamente. La sua reazione era più legata all'abitudine che ad altro: di solito le urla erano causate dal suo operato. Scosse la testa in modo vistoso e si mise a correre nella direzione della voce.
 
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angïe
view post Posted on 17/10/2013, 10:56     +1   -1




Quando giunse alla fine del vicolo, Illian si ritrovò in una minuscola piazza squadrata apparentemente deserta. Le grida della donna, però, condussero il suo sguardo verso l'imbocco di un altro vicolo. Una figura femminile, sdraiata a terra, scalciava contro uno dei suoi aggressori, che stava cercando di inginocchiarsi tra le sue gambe. L'altro uomo le bloccava le braccia, in modo da non farla scappare. Gli aggressori, che non si erano accorti dell'arrivo di Illian, non sembravano particolarmente robusti, ma molto pobabilmente erano armati.
 
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Sevith
view post Posted on 17/10/2013, 16:55     +1   -1




Era abituato a vedere quel genere di cose, in quei vicoli era quasi un avvenimento quotidiano. Di solito lasciava fuggire la vittima e aggrediva l'assalitore ma non per pietà, semplicemente perché era quello più facile da colpire.
Mise lentamente la mano in tasca, cercò con le dita il pugnale e lo afferrò senza però estrarlo. Poi si avvicinò lentamente ai due uomini cercando di identificare meglio la loro posizione e di non entrare nel loro campo visivo. Se fosse arrivato abbastanza vicino senza essere visto avrebbe provato ad attaccare uno dei due.

Edited by Sevith - 17/10/2013, 20:43
 
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angïe
view post Posted on 18/10/2013, 10:19     +1   -1




L'aggressore gli dava le spalle, dunque non poteva vederlo. Ma Illian non poteva avvicinarsi senza entrare nel campo visivo dell'altro uomo. Per sua fortuna, però, questi era troppo concentrato a tenere ferma la donna e a pregustarsi lo spettacolo per prestare attenzione all'ambiente circostante. Illian poteva sfruttare l'effetto sorpresa.
 
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Sevith
view post Posted on 19/10/2013, 20:46     +1   -1




Non era molto pratico negli attacchi diretti e normalmente preferiva evitare l'assalto piuttosto che farsi vedere prima di aver sferrato un colpo. Ma la situazione richiedeva un piccolo sforzo di adattamento da parte sua.
Decise di proseguire con passo leggero verso l'aggressore. Estrasse lentamente il pugnale dalla tasca con la mano destra e mise quella sinistra dietro la lama, pronta a scattare in caso di necessità. Se la sua presenza fosse rimasta ancora celata ad entrambi avrebbe provato a recidere la gola dell'aggressore, in caso contrario si sarebbe lanciato all'attacco per colpire la schiena.
 
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angïe
view post Posted on 19/10/2013, 21:17     +1   -1




Illian riuscì ad avvicinarsi furtivamente alle spalle dell'aggressore, recidendogli la gola con un rapido gesto. Il sangue zampillò fuori dalla giugulare e l'uomo si accasciò in ginocchio, per poi cadere disteso sulla donna, terrea in volto per la paura. Il secondo aggressore lasciò andare la vittima, che ne approfittò per liberarsi dal peso del cadavere e correre via, ed estrasse un pugnale. "Fatti avanti, coglione!" gridò, mentre un ghigno sadico si disegnava sul suo volto. Era un uomo robusto, più alto di Illian, e dall'aspetto feroce.

Edited by angïe - 20/10/2013, 13:39
 
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Sevith
view post Posted on 20/10/2013, 13:45     +1   -1




L'uccisione era andata nel migliore dei modi, non credeva di poterci riuscire. Forse l'effetto sorpresa era più efficace di quanto pensava. Un'altra cosa che lo sorprese fu la reazione del secondo assalitore. Aveva preso piuttosto bene la morte del compagno ed aveva agito in modo veloce alla situazione.
Cominciò ad avvicinarsi con passo lento e calcolato verso il nemico, facendo attenzione a non incrociare le gambe o a non inciampare nel corpo del morto. Nel frattempo riprese la stessa posizione delle mani che aveva prima dell'uccisione. Una volta raggiunta la distanza per attaccare avrebbe provato a colpire con un movimento circolare il volto dell'uomo tentando poi di rientrare in posizione difensiva.
 
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angïe
view post Posted on 20/10/2013, 19:04     +1   -1




Quando Illian attaccò, l'uomo riuscì a scattare indietro. La lama del pugnale lo colpì solo di striscio alla guancia destra, provocandogli una ferita molto superficiale. Il criminale sputò a terra con fare sprezzante. "Tutto qui? Ora tocca a me." Si lanciò verso Illian, tenendo il pugnale all'altezza del ventre, e tentò un affondo.

Scrivi cosa fai per evitare che il colpo vada a buon fine.
 
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Sevith
view post Posted on 23/10/2013, 15:24     +1   -1




Era da molto tempo che non veniva attaccato così direttamente, ovvero da quando suo padre provò ad ucciderlo. Esattamente come allora non rimase molto a pensare.
Istintivamente si gettò di lato. Senza nemmeno rendersene conto portò le mani vicine al petto e poco sopra lo sterno, i palmi rivolti in avanti. Se il suo avversario si fosse avvicinato troppo avrebbe provato a spingerlo via.
 
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angïe
view post Posted on 7/11/2013, 21:22     +1   -1




Illian riuscì a spostarsi in tempo per non essere colpito. Il criminale si voltò verso di lui e sputò nuovamente a terra. "La prima cosa che farò quando ti avrò ucciso sarà toglierti quella fottuta maschera e..." Non riuscì a finire la frase. Qualcosa lo colpì alla testa, facendolo cadere a terra privo di sensi. Illian si trovò davanti la donna che aveva salvato dallo stupro, con una spranga di ferro in mano e gli occhi ancora spalancati dal terrore. Era giovane, ma non era particolarmente bella. Era pallida, magra, spettinata, con due occhiaie marcate e qualche lentiggine.
 
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Sevith
view post Posted on 8/11/2013, 20:56     +1   -1




Rimase in posizione da combattimento per qualche secondo, in attesa di un nemico che non c'era. Poi, lentamente, rilassò muscoli e postura.
Istintivamente fece un passo in avanti, allungando la mano destra verso la donna, ma la ritrasse subito dopo. Immaginò che il suo aspetto ispirava ben poca fiducia. E si fa presto a fraintendere una gentilezza.
Così rimase immobile, con la mano che prima aveva mosso poggiata debolmente sul braccio sinistro, con uno strana sensazione che si agitava in testa, quasi di imbarazzo.
"Stai bene?" - si limitò a chiedere.
 
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angïe
view post Posted on 8/11/2013, 21:10     +1   -1




La donna si limitò ad annuire, ma non accennò a lasciare andare la spranga. Guardò Illian con un misto di gratitudine, diffidenza e curiosità. Poi il suo sguardo si spostò sull'uomo che aveva tramortito. Era prono, gli occhi chiusi e i capelli sporchi di sangue, ma non c'era modo di stabilire se fosse morto se non avvicinandosi. "E'... ancora vivo?" domandò la donna, quasi in un sussurro.
 
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Sevith
view post Posted on 8/11/2013, 22:36     +1   -1




Inclinò leggermente la testa di lato e spostò lo sguardo sull'uomo. Sicuramente una bella botta, c'erano buone probabilità che non si alzasse più. Controllare però avrebbe sicuramente rassicurato l'assalita, così si abbassò per verificare.
Per prima cosa pensò alla propria sicurezza: se l'uomo era ancora vivo c'era il rischio che potesse attaccarlo da quella posizione. Così afferrò il braccio del criminale, lo distese lungo il corpo e poi ci poggiò le proprie ginocchia sopra. Da quella posizione sarebbe stato molto difficile sferrare un attacco efficace. Infine abbassò la testa per sentire se respirava ancora.
 
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